L'isola dei diavoli, un mondo di meraviglie - Intervista a Peter Moers

Luoghi selvaggi dell'Australia, terre affascinanti dimora dei dei “diavoli”, catturati dall’occhio attento del regista Peter Moers.
Come mai questo soggetto?
“L'Australia è stata subito la mia prima scelta. Le diverse regioni naturali e le situazioni atmosferiche estreme che presenta sono una sfida emozionante. Poi è un Paese ben organizzato con un'infrastruttura funzionante, almeno nelle aree popolate e gli australiani sono gente amichevole e aperta”.
Come si è preparato?
Ho letto molto, soprattutto articoli scientifici sulla fauna selvatica, navigato in internet e cercato malattie di cui non avevo mai sentito parlare. Dopo la fase più semplice del mi piacerebbe, perché mi piacerebbe, è arrivato il passo successivo, più serio: ho studiato quali animali vivono lì, quale la biodiversità specifica e se ci sono persone che hanno rapporti particolari con le specie animali autoctone. Questa è la differenza tra con un classico documentario sulla natura e fauna selvatica. Per me devono esserci anche storie di persone associate al parco, alla natura o agli animali.
Durante le riprese, quali sono state le sorprese, quali le sfide più grandi?
“Tutto ciò che ha a che fare col sottovalutare le incredibili distanze è difficile e pericoloso. Per gli europei (anche i più esperti) le dimensioni dell'Australia superano l’immaginazione. A parte la mancanza di un servizio stradale, il telefono funziona solo limitatamente. Senza sufficienti quantità di cibo e acqua a bordo, viaggiare è una missione suicida in Australia. Ma comunque, insieme all'incredibile e travolgente bellezza del Paese, la comunità in questa solitudine è sorprendentemente forte e rende il continente molto attraente”.

Cosa l’ha reso più entusiasta e perché?
“La Tasmania è il paradiso del regista e l'incubo del produttore. Per filmare l’enorme Cradle Mountain / parco nazionale di Lake San Claire, selvaggio, inaccessibile ad automobili ed elicotteri, bisogna camminarci attraverso. Così abbiamo portato la nostra attrezzatura fotografica, la dolly, le unità di controllo del movimento per decine di chilometri, attraverso il parco umido e paludoso. Nessuna alimentazione per ricaricare le batterie, alto tasso di umidità. Ci sono piante rare ovunque, nessun anima viva e la natura più selvaggia che abbia mai visto. Nella notte abbiamo sentito le urla dei demoni fare eco nei boschi miglia di distanza. La penisola di Shark Bay in Australia occidentale è un altro sogno. Lì c’era Janet, biologa marino, e il suo team ad indagare i delfini. La spiaggia, il mare e gli animali sono stati tutto il mio mondo, così come la Tasmania e le sue foreste pluviali temperate. L'isola è coperta di boschi, come le favole di libri per bambini: piante esotiche sconosciute, gorgoglii, insenature tortuose attraverso spessi strati di muschio su cui poggiano le farfalle iridescenti”.

Qual è stato il momento più bello ? Quale il più difficile?
“Il Wombat (quadrupedi muscolosi dalle zampe corte, lunghi circa 1 metro con coda molto corta) è marsupiale che assomiglia a una palla di pelo sulle gambe. Eravamo nascosti ai margini di un grande prato, per intercettare i Wombat che escono di notte per creare la loro tana. In una calda serata con buona luce c’erano quattro grossi Wombat. Ma quando la l'attrezzatura era a posto, tutti gli animali avevano purtroppo proseguito. Nonostante l’attesa infinita non è più apparso nessun Wombat. Eravamo delusi. Allora, con la macchina fotografica in mano, sono saltato su un piccolo corso d'acqua e ho spaventato una serpente che sonnecchiava su una pietra, con il rumore dell'acqua non aveva sentito i miei passi. Era uno tra i più velenosi e io condividevo con lui un sasso. Fortunatamente la mia avventura non ha avuto conseguenze. Sollevato, mi sono rivolto al mio assistente, dietro di me: poco distanti, stavano mangiando tre grandi wombat che siamo riusciti così a filmare”.

Di cosa possono godere gli spettatori che non hanno mai visto prima questi luoghi?
Riprese di aeree meravigliose, mai realizzate con questa qualità. Costa, frane, sorvoli mozzafiato. Oltre alle grandi storie e le immagini di animali. L'Australia è un sogno! 

Camilla Martina