Montagne e cambiamenti climatici, la Midop dà la parola agli esperti

Scienzati, guide alpine, scalatori, rifugisti, gestori delle aree protette. Tutti intorno allo stesso tavolo, per ragionare sui cambiamenti climatici e sul loro impatto non soltanto sul paesaggio delle “terre alte”, ma sul modo in cui professionisti e appassionati vivono la montagna. È l’obiettivo del convegno Camminare nuovi climi su nuove montagne: sta cambiando l’approccio alle terre alte?, curato dal Comitato scientifico di Sondrio Festival e organizzato in collaborazione con il Museum Hub di Castel Masegra e con il Bim. La mattinata di approfondimento - rivolta anche ai ragazzi delle scuole superiori – si terrà sabato a partire dalle 10 al Teatro Sociale: l’incontro era programmato nella sala Besta della Banca Popolare di Sondrio, ma per il numero di adesioni Assomidop ha dovuto farlo traslocare in uno spazio più ampio. Una testimonianza dell’attenzione crescente verso fenomeni che di recente hanno toccato in modo drammatico territori molto vicini a noi, come la Val Bregaglia, e che pongono interrogativi profondi, per quanti amano e frequentano l’alta quota e non solo.  La discussione del convegno, come detto, vedrà protagoniste molte voci, per provare a rispondere a tre domande chiave: il clima sta cambiando? Cambiano le montagne? Cambia il modo di frequentarle?  Ad inquadrare il tema dal punto di vista scientifico saranno tre docenti dell’Università degli Studi di Milano: Maurizio Maugeri presenterà i dati su tempo e clima, il glaciologo Claudio Smiraglia illustrerà le ricerche su ghiacciai, permafrost e frane, mentre Marco Caccianiga affronterà gli aspetti naturalistico-biologici e legati alla vegetazione. Poi la parola passerà a quanti vivono e frequentano la montagna ogni giorno, per mestiere e per passione, con una serie di testimonianze e riflessioni: al tavolo dei relatori, Flaminio Benetti a nome del Club Alpino Italiano, Michele Comi in rappresentanza delle guide alpine, il responsabile dell’Areu Enrico Beretta per portare la voce del soccorso alpino, Alessandro Meinardi del Parco Nazionale dello Stelvio per illustrare il punto di vista dei gestori delle aree protette, il custode del rifugio “Marco e Rosa” Bianco Lenatti, il direttore della rivista Le montagne divertenti Enrico Benedetti e il giornalista di Qui Touring Piero Carlesi.   Il tutto con un’impostazione divulgativa e rivolta al grande pubblico, sottolineano dal Comitato scientifico di Assomidop, per coinvolgere tutti nella discussione su un tema che Sondrio Festival quest’anno ha deciso di portare al centro dell’attenzione. Il festival infatti ha anche collaborato alla mostra Il cambiamento climatico: quali scenari per la Valtellina?, promossa dalla delegazione di Sondrio del Fai insieme a Cai Valtellinese, Fondazione Bombardieri, Sev e Fondazione Fojanini: aperta dal 4 novembre, l’esposizione si può visitare nella sala Ligari della Provincia dal lunedì al sabato (dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 18,30) ed è accompagnata da incontri e approfondimenti: proprio sabato, alle 17,30, il professor Smiraglia terrà una visita guidata con “focus” sul tema della fusione dei ghiacciai, uno dei fenomeni che scienziati e amanti della montagna hanno seguito con crescente preoccupazione negli ultimi anni.

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