Figli di Enkai. Intervista con Nacho Ruiz Rizaldos

Da piccolo sognava di seguire le orme dei grandi documentaristi per filmare la natura dell'Africa orientale, ora il Kenya è un po' la sua seconda casa e il sogno è diventato realtà. Si chiama Figli di Enkai il documentario che il regista Nacho Ruiz Rizaldos presenta a Sondrio Festival 2017: un racconto della natura del Masai Mara, la grande riserva naturale nella pianura del Serengeti, attraverso le esperienze del popolo Masai.

Ambiente ed esseri umani, protagonisti insieme di una storia che Ruiz ha progettato a lungo: «Fare un film sulle pianure dell’Africa orientale era un sogno d’infanzia – racconta il regista -. Ispirato dalle opere di Felix Rodriguez de la Fuente, David Attenborough, Alan Root o i Jouberts, ho sempre voluto andare in Kenya, specialmente nel Masai Mara, e raccontare una storia di uomini e natura. Ammiro l’uomo che è in armonia con l’ecosistema. E i Masai, che per millenni hanno vissuto in mezzo a questa fauna quasi preistorica, sono i narratori perfetti per le storie di vita che accadono nella loro terra. Così abbiamo deciso di mostrare questo luogo, l’ambiente selvaggio per antonomasia, dal punto di vista dei Masai, che è semplice ma pieno di saggezza e rispetto».

Quali sono i ricordi più forti di questa esperienza?

Filmare di notte circondati dai leoni che andavano a caccia è stato molto eccitante e molto complicato. Tutto succede molto in fretta e devi essere preparato a reagire, a costruire una sequenza... Eravamo talmente vicini che quando le iene sono arrivate per rubare la preda ai leoni, tutto è diventato estremamente intenso! Pauroso, ma molto divertente. Vedere la grande migrazione di centinaia di gnu e zebre attraverso il fiume Mara, fra gli attacchi dei coccodrilli, è stato davvero toccante e drammatico. E naturalmente filmare insieme al popolo Masai è stata un’esperienza indimenticabile, che ci ha fatto mettere in discussione alcuni aspetti della vita nella nostra società.

Dopo Figli di Enkai quali progetti ha in cantiere?

Ora stiamo lavorando ad un documentario sulla fauna selvatica della Spagna centrale, una terra dura ma bellissima, piena di meravigliose storie di animali. Lo scorso anno invece abbiamo fatto delle riprese in Antartide per un altro documentario che stiamo co-producendo, incentrato sulle problematiche ambientali. Nel prossimo futuro stiamo progettando di tornare nel nostro amato Kenya per raccontare l’antica storia dello scontro fra leoni e iene…

Figli di Enkai sarà di scena al Teatro Sociale venerdì 24 novembre: «Speriamo che al pubblico piaccia il nostro film – conclude il regista – e speriamo di riuscire a trasmettere il nostro umile messaggio di rispetto e armonia dell’essere umano con la natura». 

SondrioFestival