In fibrillazione per il gran finale, l'avventura nella natura selvaggia di Sondrio Festival è in dirittura d'arrivo, ma continua a regalare emozioni.

Un incontro cui proprio non si poteva mancare, quello di questa sera con la madrina d'eccezione della 27^ edizione di Sondrio Festival, Tessa Gelisio, giornalista e volto televisivo di "Pianeta Mare" e "Lo spettacolo della natura" di Rete4, intervistata dal giornalista Giancarlo Ferrario. Molti argomenti sul tavolo con un unico comune denominatore: il rispetto dell'ambiente. "È capitato che gli ambientalisti criticassero alcuni miei programmi perchè mostravo solo la parte bella della vita e della natura – esordisce Tessa - Ma è anche dalla bellezza che possono nascere gli stimoli giusti per muoversi nella direzione di rispetto e tutela". L'obiettivo di Sondrio Festival, con le sue proiezioni e il forte impatto emotivo che hanno suscitato. “Il documentario è uno strumento importante ed efficace, peccato che spesso debba sottostare, e soccombere, alle logiche dell'ascolto”. Girando in lungo e in largo per il suo lavoro la conduttrice, fervente ambientalista, ha potuto osservare con i suoi occhi numerose problematiche che affliggono il nostro pianeta. “Dobbiamo cambiare marcia. Ognuno nel proprio piccolo. Io ho iniziato modificando il mio stile di vita e, ancor più nello specifico, l'alimentazione. Ho ridotto il consumo di carne, prediligo i prodotti biologici e faccio attenzione a quelli tropicali (complici della deforestazione) cercando di puntare sugli equo-solidali”. Tutto per ridurre l'impatto sull'ambiente, per risparmiare, ma anche per mangiare meglio. Una donna “ecocentrica”, come il titolo del suo nuovo libro che, dal palco, ha lanciato messaggi semplici ma importanti da tenere a mente nel quotidiano. “Dobbiamo riflettere sempre prima di fare un qualsiasi acquisto, optando per la soluzione meno impattante”.
Dopo la magica e scenografica presenza di "Fiori d'acqua- coreografie di luce" (Corona Events), danze e movimenti sinuosi tra colori, forme e ritmi che hanno rievocato il paesaggio marino più incantevole e profondo, e la presentazione di altrettante meraviglie, questa volta locali, con il “Turismo green” della Camera di Commercio di Sondrio, alla presenza del presidente Emanuele Bertolini, ecco che torna il piatto forte, la natura, tra lo scorrere maestoso ed inesorabile del Danubio, nel documentario "Danubio, l'Amazzonia d'Europa-Foreste, alluvioni e gelo" di Michael e Rita Schlamberger e le riserve del Botswana, nelle vicende straordinarie di una femmina di licaone, ritratte da "La leggenda del cane selvaggio" di Joe Kennedy.
Tornando indietro di qualche ora, la mattina a dominare è stato il ghiacciaio, con le analisi sul suo stato di salute. Sul palco Claudio Smiraglia, professore ordinario di Geografia fisica e Geomorfologia presso l'Università degli studi di Milano e il geologo Riccardo Scotti, Università Milano-Bicocca e Comitato glaciologico italiano. La situazione delineata dagli esperti è abbastanza negativa anche se meno degli scorsi anni, in base ai bilanci glaciali. Per risollevare le sorti dei ghiacciai, il clima dovrebbe invertire rotta notevolmente e le precipitazioni impennarsi, con buona pace del comparto turistico. Lentamente ma inesorabilmente le Alpi, che ricordiamo bianche, stanno diventando nere da detriti, pietraie che, però, riservano sorprese, come la colonizzazione della vegetazione pioniera. Ad arricchire le spiegazioni il documentario "Sulle tracce dei ghiacciai, missione in Caucaso" di Marco Preti. Un altro fuori concorso, Patabang, di Andrea Frigerio, ambientato nella splendida cornice della Val di Mello, dove un gruppo di giovani, i cosiddetti sessisti, alla fine degli anni '70, ha cambiato il modo di fare alpinismo, è stato proiettato nel pomeriggio, alla presenza di Jacopo Merizzi, Paolo Masa, Simone Pedeferri, insieme al regista e al direttore di produzione Stefano Scetti.
L'ultimo documentario fuori concorso, "la Suisse d'Emilio", del regista Joseph Péaquin, ritratto nel corso di quattro stagioni di un abitante della frazione Suisse di Chamois, andrà in scena nel pomeriggio di domani (domenica), facendo pregustare l'ultima entusiasmante serata, quella delle premiazioni che concluderà l'emozionante avventura di Sondrio Festival.
Per chiudere degnamente questa scoppiettante edizione del Festival, di incursioni nel mondo animale e vegetale, che non ha smesso un attimo di stupire e far parlare di sé, non poteva mancare un ultimo ospite con la “O” maiuscola: l'attore Dario Vergassola, che riscalderà la fresca serata di piazza Garibaldi con la sua comicità pungente.
Così, tra risate, danze di colore delle farfalle luminose (Corona Events) e il gran buffet finale, a cura di Leonardo Bassola (ristorante Open) la 27^ edizione della Mostra internazionale dei documentari sui parchi chiuderà il sipario, dando appuntamento al prossimo anno, sperando di aver regalato, insieme a tanto divertimento, anche spunti per una riflessione profonda, sulla natura e il suo rispetto.

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