Con il microcosmo giallo e nero di Mündl, cala il sipario su un Sondrio Festival da tutto esaurito

Sulle curiose immagini dei pelosi cugini delle api mellifere, nel film trionfatore I SEGRETI DEI BOMBI di Kurt Mündl, è calato il sipario di questa 28^ edizione di Sondrio Festival, Rassegna internazionale dei documentari sui parchi organizzata da Assomidop, associazione culturale presieduta da Marina Cotelli, assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Sondrio, e diretta da Simona Nava, che unisce Comune di Sondrio, Cai, Consorzio Bim, Parco Nazionale dello Stelvio, Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi e Camera di Commercio di Sondrio. "Ogni giorno sono state più di 2000 le persone che sono entrate nella tensostruttura, disarmate del pregiudizio e aperte agli altri e alla scoperta -ha esordito l'assessore Cotelli, dal palco di una gremita, anzi traboccante, tensostruttura - Aperte ad un mondo spesso declinato secondo le leggi dell'economia ma che non si può spiegare solo con queste logiche". Per raccontarlo efficacemente, durante una fitta programmazione durata una settimana, il Festival ha usato diversi mezzi: le 16 proiezioni in concorso, scelte tra i 117 documentari pervenuti da tutto il mondo, i 10 documentari fuori concorso, gli ospiti e le numerose testimonianze e le attività collaterali. Ha costruito anche un orto "reale e metaforico - ha proseguito il presidente di Assomidop- raccontando i frutti di qualcosa che altri hanno seminato. Un orto fatto di esperienza e di socialità condivisa". Ma nulla sarebbe stato possibile senza il contributo pubblico. "Come sempre l'obiettivo è stato di portare il Festival nel cuore delle persone - ha specificato il direttore della Rassegna Simona Nava che ha dato al Festival un volto comunicativo e popolare, nel senso più nobile del termine-  4000 i bambini e ragazzi raggiunti con la didattica appositamente pensata e oltre 18mila le presenze alle proiezioni serali e pomeridiane". Numeri significativi che confermano l'enorme apprezzamento che l'evento, che ha preso vita nel cuore del capoluogo valtellinese dal 5 al 12 ottobre, riscuote ogni edizione e che, ieri sera, ha chiuso in bellezza facendo come sempre tutto esaurito. "Questa serata di festa ha un velo di malinconia: per una settimana la tensostruttura è stata la nostra casa. Abbiamo fatto tante esperienze positive che ci hanno fatto divertire ma anche riflettere", ha commentato in rappresentanza del Comune di Sondrio l'assessore al Turismo, Eventi e Attività Produttive Cinzia Cattelini, riportando per un istante il pensiero anche a Genova che sta attraversando momento veramente difficile.

Riflessioni che si richiamano a vicenda dal palco del Festival dove Fabio Panzeri, direttore di Teleunica, ha accolto la madrina d'eccezione Licia Colò. Cresciuta con la passione per gli animali e la natura in generale, la Colò è tornata a Sondrio dopo 25 anni, sempre ospite del Festival. "Una bella occasione - ha commentato dal palco- per tenere i riflettori accesi sulla natura", come ha fatto la conduttrice nella sua carriera a partire dal suo primo programma, l'Arca di Noè (1989). Determinazione e potere della televisione e dei nuovi media come il web sono armi fondamentali per riattivare la fiamma dell'interesse sui problemi attuali. "In un Italia che, troppo spesso, pensa al proprio orticello, quando, invece, i problemi anche lontani sono di tutti", ha proseguito Licia Colò ricordando che, per raggiungere gli obiettivi, si possono sì scalare le montagne, ma sempre nel rispetto di persone, ambiente e animali. Compito educativo non semplice che deve trovare il supporto nella famiglia e nella scuola. E proprio la buona scuola è stata rappresentata ieri sera dagli alunni delle classi 3^, 4^ e 5^ della Primaria di Triangia che, terza in Lombardia, ha appena ottenuto il riconoscimento ECOSCHOOL, un programma internazionale per l’educazione, la gestione e certificazione ambientale, per coinvolgere i giovani nell'elaborazione di soluzioni relative ai problemi e alle sfide ambientali a livello locale.

Sempre di ragazzi si è parlato entrando nel vivo delle premiazioni. In primis sono stati consegnati i riconoscimenti SPECIALI a partire dal quello della Giuria degli studenti: 47 ragazzi dell’Istituto Tecnico Agrario Giuseppe Piazzi di Sondrio e del Liceo Scientifico Carlo Donegani di Sondrio che, tra la selezione di 4 documentari proposta dal Festival, hanno scelto I SEGRETI DEI BOMBI di Kurt Mündl. Premio ritirato dalla produttrice GABRIELE PRAMMER. Altro riconoscimento speciale (da quest'anno intitolato al Prof. Achille Berbenni, scomparso l'anno scorso e tra i fondatori del Festival nel 1987), è arrivato dalla Giuria pubblico, composta da 25 appassionati e presieduta da Arrigo Mattiussi. Se l'è aggiudicato KALAHARI di Hugh Pearson.

Dopo la visione degli spezzoni di entrambi i film si è passati ai riconoscimenti attribuiti dalla GIURIA INTERNAZIONALE presieduta da ANDREAS WEISSEN, Giornalista svizzero e membro di ALPARC – Rete delle Aree Protette Alpine, e composta da LUCA CALZOLARI Documentarista, Giornalista e Direttore Rivista CAI Montagne 360°, THOMAS V. ENGBERG, Servizio Parchi Nazionali degli Stati Uniti, FEDERICA GIRONI Botanica e parte del Comitato Scientifico di Sondrio Festival e FERRUCCIO TOMASI, Presidente del Parco Nazionale dello Stelvio. Il primo di questi è il PREMIO “REGIONE LOMBARDIA” (3.000 Euro) per il miglior documentario sugli aspetti naturalistici, culturali, paesaggistici ed economici delle aree protette all’interno dell’Unione Europea, attribuito a SZIGETKÖZ - IL DELTA INTERNO DEL DANUBIO. Ha ritirato il premio, consegnato da  Pietro Maletti di Regione Lombardia, il Console generale dell'Ungheria di Milano Istvàn Manno. Il secondo, storico, è il PREMIO DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO (3.000 Euro) attribuito a L’ULTIMO OCEANO di Peter Young. Consegnato da Ferruccio Tomasi, è stato ritirato da Thomas V. Engberg. Dopo il videomessaggio lasciato Young che non ha potuto essere presente fisicamente, è arrivato il momento clou, la premiazione del documentario vincitore di questa 28^ edizione di Sondrio Festival: I SEGRETI DEI BOMBI di Kurt Mündl (Produzione Power of Earth Productions per ORF – Austria). Documentario che, con il PRIMO PREMIO “CITTA’ DI SONDRIO”  (Euro 5.000,00), consegnato da Licia Colò alla produttrice GABRIELE PRAMMER, entra a pieno titolo nell'albo d'oro della Rassegna. "Piccolo protagonista, grande impatto. Il film ci fa scoprire l’importanza di un insetto, il bombo, noto a tutti, ma non conosciuto per il suo ruolo nell’ecosistema. L’autore ci svela inoltre l’inaspettato impiego del bombo da parte dell’uomo nella produzione agricola dalla più piccola a quella di più vasta scala. Dal punto di vista narrativo, attraverso una microstoria, ritroviamo la grande storia della biodiversità", questa la motivazione della giuria internazionale che ha consentito al Microcosmo giallo e nero di sbaragliare grandi sistemi e paesaggi mozzafiato. Una delle tante storie ricche di contenuti che sono state raccontate nell'intenso viaggio della Rassegna internazionale che, soddisfatta di aver ancora una volta confermato il suo valore, dà l'appuntamento al prossimo anno. 

 

Camilla Martina