Africa - Kalahari di Hugh Pearson

"Una parte così vecchia e secca dell'Africa, ma con una quantità impressionante di vita! Questa l'essenza e la magia dei deserto del Kalahari e del Namib", una sorpresa che ha spinto Huge Pearson a realizzare il suo film: Africa-Kalahari. "Questa zona corrisponde anche aouna degli ultimi veri deserti in Africa - e forse del mondo - anche perchè costituita da vaste aree incontaminate. Tutta la Namibia è abbastanza incontaminata perché davvero grande e scarsamente popolata". In 18 mesi il regista e la sua troupe hanno realizzato oltre 250 giorni di riprese. "Ci sono stati problemi e sfide, non mancano mai realizzando un film sulla fauna selvatica! Ma superarle è una parte del lavoro. Abbiamo dovuto posticipare di un anno una ripresa (in notturna, sui rinoceronti neri) perché stavamo costruendo una nuova macchina fotografica ad hoc. Prepararci per il Dragon’s Breath Cave, il più grande lago sotterraneo al mondo, è stata tra le imprese più difficili in quanto ha necessitato ore di arrampicata". Non sono mancati, però, alcuni colpi di fortuna come quello di intercettare un'incredibile lotta tra giraffe. Ma l'esperienza più memorabile è stata la riprese aerea. "Abbiamo volato un elicottero da Città del Capo in Sud Africa attraverso la Namibia fino alla parte più a nord del Paese. La Namibia è straordinariamente bella e vederne una così larga parte dall'alto è stato magico. Nel viaggio di due settimane abbiamo visto la bellezza sconcertante del paesaggio e girato alcune scene notevoli, come la nebbia sulle dune di sabbia del deserto del Namib". Un'immagine che si è impressa nella sua memoria è quella delle giraffe nel fiume Hoanib, una delle valli fluviali nel nord della Namibia, lì, l'animale più alto del mondo era completamente sminuito dall'immensità del paesaggio. "La Namibia è un paese veramente impressionante con alcuni dei più bei paesaggi del mondo e vorrei incoraggiare chiunque ad andarci, avendone la possibilità". Il regista ha prodotto e diretto oltre 20 documentari, alcune con persone, altri sulla fauna acquatica. "Anche se amo tutti gli animali selvatici e il Kalahari è sicuramente uno dei miei posti preferiti, la mia vera passione è il mare su cui mi sono concentrato per oltre 25 anni". Al di là di Kalahari l'altro film di cui è più orgoglioso è "Grandi Eventi della Natura: La Grande Marea", sulle sardine che corrono al largo della costa del Sud Africa. E' stato un film incredibilmente difficile, la corsa sardina è così difficile da riprendere. Ma penso che il film che abbiamo prodotto è uno dei migliori film sul mare mai realizzati. "Come sempre fare il film è stato un vero e proprio lavoro di squadra e la squadra, in tal caso, è stata ottima. Sono molto eccitato per il mio attuale progetto. Sto lavorando a Silverback Films a Bristol su una serie chiamata The Hunt: http://www.silverbackfilms.tv/index.php/current-productions/the-hunt/. Di cui sto producendo due episodi, uno sui cacciatori in mare aperto e uno sulla caccia sulla costa. Come sempre le sfide ci sono, ma abbiamo girato già qualche sequenza piuttosto notevole che ci ha entusiasmato".  "Stiamo ancora girando adesso e inizieremo a montare il programma per la consegna a ottobre 2015, speriamo che da quel momento la serie venga trasmessa in tutto il mondo". Non ha avuto la fortuna di presenziare personalmente al Festival e, essendo via per le riprese, non sarà in grado di partecipare neanche quest'anno, "il che è incredibilmente frustrante -conclude- Sondrio si presenta come un meraviglioso Festival, è bello riconoscere e celebrare i parchi nazionali e le aree protette in maniera così forte e convinta. Mi piace molto anche l'idea che questa Mostra internazionale non sia dedicata solo alle persone che lavorano nel settore". Il pubblico è il suo grande cuore.

Camilla Martina