BALENE DA AMMIRARE, GHEPARDI ASIATICI DA SALVARE: SONDRIO FESTIVAL ACCENDE I RIFLETTORI SUL MONDO ANIMALE

Dalla conversazione a tre con i protagonisti di "Geo" l'invito a guardare gli insetti con un occhio diverso: esseri meravigliosi, non repellenti

Possono risultare meravigliosi o repellenti, esseri che incuriosiscono o infastidiscono: gli insetti, un mondo sorprendente ma vulnerabile, sono stati i protagonisti dell'apertura della seconda serata di Sondrio Festival, la Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi, che si è svolta ieri sera al Teatro Sociale. A parlarne due divulgatori appassionati di insetti, Emanuele Biggi e Francesco Tomasinelli, sollecitati da Marco Castellazzi: sul palco si è riformato il team della trasmissione di Rai Tre "Geo", di cui il primo è conduttore, il secondo ospite fisso e il terzo autore. Le splendide fotografie scattate da Biggi e Tomasinelli, in parte in cattività e in parte in ambienti difficilissimi come il deserto della Namibia, proiettate sul grande schermo hanno guidato una conversazione interessante e divertente. Dalla disquisizione sulla mantide orchidea alle farfalle, dallo stretto rapporto fra insetti e cinema, fino alla mostra "Alieni", allestita nella sala "Celestino Pedretti" del Teatro Sociale, che spiega la conquista dell'Italia da parte di piante e animali introdotti dall'uomo. Curata dallo stesso Tomasinelli con Raffaella Fiore e Loredana Martinoli, si potrà visitare oggi e domani, venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 novembre, dalle 15 alle 19. L'auspicio dei tre ospiti di Sondrio Festival? Che il pubblico venga contagiato dal loro entusiasmo imparando a guardare agli insetti con un occhio diverso. 

La serata è proseguita con due documentari in concorso: entrambi coinvolgenti, seppure molto diversi per struttura, mezzi utilizzati e finalità. Prima le balene, esemplari protetti da decenni, poi il ghepardo asiatico vicino all'estinzione. Rick Rosenthal, regista pluripremiato, anche produttore cinematografico e biologo marino, è l'autore del documentario "Nella mente della balena", ambientato tra l'Alaska, la Norvegia, le isole Azzorre e Cook, la Patagonia. Balene megattere, orche e capidogli non sono animali aggressivi come il Moby Dick narrato da Herman Melville ma teneri e sensibili. Cacciano salmoni, aringhe ed elefanti marini per sfamarsi ma cantano cambiando melodia anno dopo anno per risolvere relazioni amorose complicate: le splendide immagini catturate dal regista, che ha seguito le balene a bordo di un kajak o direttamente dal mare, hanno conquistato il pubblico in sala. 

Una reazione molto diversa ha suscitato il secondo documentario in programma, "Il ghepardo asiatico dell'Iran", introdotto dal regista Fathollah Amiri, salito sul palco di Sondrio Festival, che lo ha realizzato in quattro anni. Un vero e proprio reportage per descrivere la situazione del più raro felino presente oggi sulla Terra, animale nazionale dell'Iran, la cui sopravvivenza è messa a serio rischio. Il regista ha viaggiato in un territorio di sei milioni di ettari, da un parco nazionale all'altro, tra appostamenti e visioni di immagini delle foto trappole, alla ricerca di esemplari per l'accoppiamento. Ne saranno rimasti una quarantina, cinquanta al massimo: troppo pochi per non essere seriamente preoccupati, per non intervenire. I tentativi degli attivisti sono stati sin qui vani: Siavanah è morto, forse bastonato, Mana è stato investito da un'auto mentre attraversava la strada 

che taglia in due il territorio nel quale viveva, Mary ha dato alla luce tre cuccioli, due dei quali non sono sopravvissuti. Una situazione drammatica, ma, forse, il ghepardo asiatico può essere salvato: impossibile non condividere la preoccupazione degli attivisti che il documentario ha reso nota. 

Il primo dei due weekend di Sondrio Festival si conclude oggi con tre ospiti e altrettanti documentari per la terza serata, ma anche con un film fuori concorso, "Un metro lungo cinque", un omaggio al suo autore, Ermanno Olmi, a un anno dalla sua morte, che verrà proiettato alle ore 18.15. Non sarà purtroppo presente l'amico e collaboratore Mario Brenta, giunto ieri a Sondrio, alle prese con un problema di salute. L'apertura, alle ore 20.30, sarà dedicata ai cambiamenti climatici con l'autore di "Geo" Marco Castellazzi, che sarà di nuovo sul palco del Teatro Sociale per una conversazione con Filippo Thiery, meteorologo, e con il glaciologo Claudio Smiraglia. Con i documentari si viaggerà tra Milano, l'Islanda e la Guinea. "Parco Nord Milano: l'arca di Noè alle porte della città" di Camillo Bruseghini indaga il parco nato su aree dismesse, "Magica Islanda, l'isola vulcanica più grande del mondo", diretto da Jan Haft, presenta le sfide quotidiane degli animali, "I re perduti di Bioko", di Oliver Goetzl, racconta i mandrilli dell'isola della costa del Centro Africa. 

Proseguono le proiezioni pomeridiane dei documentari in replica, al Teatro Sociale e al Cinema Excelsior, con inizio alle ore 16.30, e sono aperte tutte le mostre: le creazioni artistiche con materiali di riciclo di Raffaele Cornaggia, “Insetti da paura” a cura di Naturaliter, “Alieni”, “Aree protette della provincia di Sondrio. Nuove prospettive”, con le fotografie di Elio Della Ferrera, “La natura violata” di Domenico Manfreda, le opere realizzate sul tema dell’inquinamento marino causato dalla plastica di Roberta Ceudek. 

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